lunedì 23 gennaio 2012

Io e la danza contemporanea

 Credo che ormai si possa ben capire la mia passione per l'arte della danza.
Amo ballare, amo vedere i balletti, amo insegnare danza. E amo informarmi su quelli che sono i balletti in circolazione e i grandi ballerini del momento. E se possibile andare a vederli di persona.
Adoro la danza classica, con quelle linee eteree, con quell'eleganza raffinata, con quei movimenti così perfetti, leggeri sulle punte di gesso e i sorrisi sempre stampati.
Adoro la danza jazz, con quell'energia e quella precisione che però poi si scioglie in movimenti asimmetrici, morbidi o diretti e con quella vitalità e forza. E' la danza che stravolge le forme, le regole ma le rispetta anche, in un mix di interruzione e di continuum con il passato.
Adoro il tap, con questo stile retrò, con quelle musiche anni '20, quel modo completamente a sè e l'unione di percussioni con i piedi e danza.
Mi affacina il tango, con la sua passione e sensualità. Una danza adulta, spettacolare e intensa. E mi intriga e incuriosisce il flamenco, con la sua storicità di danza tradizionale e la sua forza e passione che unisce musica  e canto.
Ma la danza contemporanea, proprio non la capisco. Ci ho provato andando a spettacoli dei più diversi, di tecniche differenti, vedendo dvd di coerografi famosi. E anche praticandola; ho provato con la tecnica Graham e con quella Cunningham. Ma nulla.Proprio nulla.
Anzi ho trovato solo la fatica nell'eseguire gli esercizi, lo sforzo per arrivare a riprodurre dei movimenti stranissimi, a volte assurdi. E la tristezza delle musiche, i ritmi così introspettivi, così astratti, così...noiosi. O almeno per me.
Sarà un mio limite. Sarà che in generale tutta l'arte contemporanea fatico a comprenderla (dalla pittura, alle istallazioni, dal teatro alla musica - in cui tra l'altro mi è capito di vedere anche sbattere gli strumenti per terra come fossero martelli pneumatici...poveri violini e violoncelli!!!).
Sarà che mi mette tristezza, sia nel vederla che nel praticarla e che invece per me la danza è felicità, gioia di vivere, allegria ma anche fatica, sudore determinazione. Però non deve essere solo disperazione. Non deve essere solo introspezione. Così la penso.
E quindi l'ho accantonata per un pò. 
Chissà se fra qualche anno scoprirò una parte di me che riuscirà ad apprezzarla....tutto è possibile ;)


1 commento:

  1. Concordo con te... meglio le cose tradizionali, in questo caso...
    W la salsa, anche!
    :))

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